ARTE – ARTS – Pittura – Painting
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Enzo Benincasa é un esperto di blogging, di scrittura e di pittura. Svolge consulenza su vari settori delle nuove tecnologie che consentono la navigazione sul web. E’ interessato al potenziale dei social network di creare pubblicità mirata alla propria attività…
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Storia della Famiglia Benincasa
Vincenzo Benincasa, consulente web e di pittura… canterino con l’armonica nella musica!
Noi italiani abbiamo nel sangue la predisposizione per l’arte: qualsiasi sia la sua forma come la pittura, la scultura, la musica, il teatro e così di seguito, noi lo facciamo meglio!
Iniziamo già all’asilo a scarabocchiare e i nostri disegni prenderanno sempre più forme evolute negli anni. Io penso che non è vero che uno sia portato o meno per il disegno e poi la pittura, e che altri non lo siano affatto. Se uno sa scrivere, può pure permettersi di prendere un pennello in mano ed esprimersi in base ai suoi sentimenti. La volontà è potere: se uno disegna contro voglia o per imposizione, è del tutto naturale che ne uscirà poi uno strafalcione. Per prima cosa, come in tutti i tipi di arte, bisogna avere una passione che ci spinga a creare qualcosa per poterla mostrare agli altri. Se ci manca la passione, i nostri sforzi saranno vani anche se si sono sostenute numerose ore di corsi e di studi vari… L’arte è il modo più naturale per esprimere la propria idea e i propri sentimenti al di là di tutte le abilità tecniche.
E-MAIL e Skype: enzobc@hotmail.it
Sezione dell’Arte e della Pittura e dei Disegni
Di seguito mostro alcune mie opere eseguite nel tempo libero con l’intento di rilassarmi. Sono dipinti a olio su tavole e su tela sintetica, di juta e cotone; ed alcuni disegni e acquarelli (molti non sono nè firmati nè datati).
La mia corrente pittorica preferita è il post-Impressionismo parigino del periodo Nabi tra l’800 e il 900. Amo molto gli artisti francesi di questo periodo, la maggior parte dei quali sono vissuti nella più totale indigenza avendo pochi denari a disposizione fino alla loro morte. Gli impressionisti hanno avuto una grande fama mondiale alcuni anni dopo il loro decesso. Attualmente le loro opere vengono quotate alle aste più famose del mondo con cifre che i loro creatori non potevano nemmeno immaginare.
Dal canto mio vedo l’arte e la pittura a olio in particolare come un rito di evasione e meditazione come se l’esprimermi coi disegni e i colori sulla tela mi desse l’opportunità di rallentare il ritmo frenetico della vita di oggi.
Sono restio al momento a fare mostre (anche se la tentazione è alta e, comunque, ne farò una), a partecipare a convegni d’arte, a vendere opere (magari su richiesta di trattativa privata, più che altro una donazione come si nota dai link in basso su Paypal) e a competere con altri artisti che intendono dipingere per professione. Nei decenni prossimi alla fine dell’800, nella elegante Parigi si andava diffondendo un nuovo gusto artistico che nella pittura a olio ebbe il suo massimo livello: nacque l’Impressionismo. Pittori francesi quali Monet, Manet, Gauguin, Renoir, Seurat e tanti altri si riunivano e inventarono un nuovo modo di disegnare, di dipingere e di applicare il colore sulle tele. Facevano incontri, mostre e organizzavano corsi di pittura nel centro cittadino di Parigi e alle volte si ponevano contro la critica dell’epoca. Uscirono fuori dello studio dell’artista per dipingere “en plein air”, ma molti di loro preferirono abbozzare all’aria aperta per, poi, definire il lavoro nel proprio studio, come sono solito fare io. Artisti come Vincent Van Gogh hanno regalato all’umanità tele di ineguagliabile valore artistico e culturale: nelle case d’aste mondiali odierne le loro opere vengono battute a cifre che loro stessi non potevano mai immaginare. Vincent combatté per tutta la vita contro le ristrettezze economiche, anche essendo accettato dal gruppo di impressionisti che frequentò a Parigi.
Ma il movimento interno all’Impressionismo che fu definito Nabis, è quello che più rispecchia il modo di esprimermi attraverso i colori a olio. Paul Ranson, poco conosciuto ai più, ne fu il maggior esponente e dalle sue opere io traggo i migliori spunti, come si può vedere nella mia tela “Eva prima del peccato originale”.
I show you down some works of mine performed in the leisure with the intent to relax me. They are oil painting on board & on synthetic, juta and cotton canvas; also drawings & watercolors (many have not been signed & dated).My preferred pictorial tendence is the Parisian post-impressionism of the period Nabi between the 800 and the 900. I love a lot French artists of this period, the greatest part of those lived in the most total indigence having little disposition of money up to their death. The impressionists have had a great world fame some years after their death. Currently their works are rated to the most famous auctions of the world with scores the creators could not even imagine.
By me I see particularly the art and oil painting as a rite of escape and meditation as if expressing me with sketches and colors on the canvas give me the opportunity to slow down the frantic rhythm of today’s life.
I am reluctant right now to make shows (even the temptation is high &, however I’ll make one), to participate in arts conferences, to sell works (only on demand for private dealing, maybe some donations) and to compete with other artists they intend to paint for profession.
In the end of the 800’s last decades, in the elegant Paris it went spreading a new artistic taste that in oil painting had his maximum level: Impressionism was born. French painters like as Monet, Manet, Gauguin, Renoir, Seurat and so many others gathered each other’s and invented a new way to draw, to paint and to apply colors on the canvas. They made meetings, shows and they organized courses of painting in Paris town, and sometimes they were set against the criticism of the epoch. They went out from the artist’s room to paint “en plein air”, but many of them preferred to sketch outside for, then, defining the work in their own room, as I am usual to do. Artists as Vincent Van Gogh have given to humanity canvas of incomparable artistic and cultural value: in the today’s world auctions their works are beaten in scores that themselves could never imagine. Vincent fought in his whole life against economic narrowness, else being approved by the group of impressionists he frequented in Paris.
Nevertheless, the inside movement to Impressionism that was defined Nabis, is that it reflects the way I express me through oil colors. Paul Ranson, a bit known to most people, was the greatest exponent of it and by his works I draw the best develops, as you can see in my canvas “Eve before the original sin.”
Vetrina Virtuale delle opere su Facebook Marketplace,|visibile anche senza account|
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Il termine Nabis o Le Nabi deriva dall’ebraico e vuol dire profeti come in arabo. Fu assunto, dunque, da un gruppo di artisti parigini (chiamati così dal poeta Cazalis), ma non solo, infatti ci furono anche scrittori, intellettuali, asceti e religiosi, che animarono la capitale francese negli anni ’90 del XIX secolo. Erano avanguardisti e cercavano di superare l’impressionismo dei decenni addietro. Uscivano tutti dalle migliori accademie di pittura di Francia e volevano esprimersi senza attenersi alle classiche regole scolastiche. Un po’ simbolisti, un po’ naive, un po’ fauve (belve, selvaggi), si riunivano come massoni, esoterici, con tendenze settarie e messianiche (cambiavano anche i nomi di battesimo in segno di iniziazione e si davano dei gradi come la massoneria). I due amici di nome Paul post-impressionisti, Serusier e Gauguin, ne furono i maestri guida insieme al carisma di Cèzanne. La loro pittura non è il ritratto del vero, del reale, ma dell’intimo sentimento alla luce e nel colore di una vita mistica. Negli incontri si leggevano le opere letterarie di Mallarmè e Baudelaire, non disdegnando il poeta maledetto Verlaine tra un sorso e l’altro di assenzio e una tirata di pipa con tabacco o oppio; spesso si ascoltava e si praticava la musica.
Le foto delle opere sono state fatte da un cellulare obsoleto: le opere si devono vedere dal vivo!
The works’ pictures have made by an obsolete cellphone: the works must be watched live!
I giocatori di carte, olio su tela, 35×50 cm. Foto da un antico cellulare. Il dipinto è essiccato… un ritratto della mia vita quotidiana. Momenti cari agli impressionisti francesi come Paul Cezanne.
The cards players, oil on canvas, 35×50 cm. Picture by ancient cellphone. Painting’s desiccated… my daily life’s picture.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
Il Dio egizio Toth sul Tempio romano di Iside, olio su tela di cotone, 150×100 cm… picture by ancient cellphone! Opera più costosa…
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
L’Auto-Critica di una Tela – The auto-Criticism of a Canvas
Egyptian God Toth on roman Iside’s Temple, oil on cotton canvas, 150×100 cm. It must desiccate… picture by ancient cellphone!
Scorcio del mio studio. Alcuni oli su tele e tavola.
Foreshortening of my study room. Some oil paintings on canvas and wood.
Some pencil’s drawings and watercolor sketches. Alcuni disegni a matita e schizzi colorati con acquarello. Some pencil’s drawings and watercolor sketches.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
Eva prima del peccato originale. Olio su tela di juta, 60×50 cm. Opera finita.
Eve before the original sin. Oil on juta canvas, 60×50 cm. Vedi articolo…
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
Alcuni disegni a matita e schizzi colorati con acquarello.
Some pencil’s drawings and watercolor sketches.
Jesus Christ. Oil on synthetic canvas, 60×50 cm.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
Autoritratto, “Le Nabi”. Disegno, pennarelli colorati su foglio liscio speciale A4 (297×210 mm). VB ’20. Self-Portrait, “Le Nabi”. Drawing, coloured felt-tip pens on special A4 sheet.
The bay and the lighthouse, oil on synthetic canvas, 50×60 cm.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
Attacco al Diavolo. Schizzo a matita su foglio A4. Probabile rappresentazione in olio su tela.
Attack to the Devil. Pencil drawing on A4 sheet. Probable representation in oil on canvas.
Eve before the original sin. Oil on 80X70 cms linen canvas. Ended work. Vedi articolo…
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
Cetara. Disegno a matita su foglio A4. Cetara. Drawing on A4 sheet.
The bay and the lighthouse. Oil on juta canvas, 70×80 cm.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
“O’ Lione, O’ Re di tutti l’animal’.”
Il Leone, il Re di tutti gli animali. Schizzo a matita su foglio A4. Probabile rappresentazione in olio su tela.
The Lion, the King of all the animals. Pencil drawing on A4 sheet. Probable representation in oil on canvas
The lampara in Cetara. Oil on juta canvas, 50×60 cm.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
“O’ Pataterno con la Proccua.”
Dio Padre Onnipotente col suo scettro. Schizzo a matita su foglio A4. Probabile rappresentazione in olio su tela.
Almighty God Father with his scepter. Pencil drawing on A4 sheet. Probable representation in oil on canvas
My oil painting opera on 80×70 cm. juta canvas. It’s called “The prayer of St. Pietro“: St. Pietro, apostle of Jesus, practiced it against the incarnate demons as for example He did against Simon Mago as soon as He reached Rome with his followers for spreading the Gospel.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
E’ Primavera: la farfalla. Acquerello su foglio A4. It’s Spring: the butterfly. Water-color on A4 sheet.
Madonna with her Child. Oil on cotton canvas, 60×50 cm.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
E’ Primavera: l’uccellino grasso fischia. Acquerello su foglio speciale A4 con data e firma creativa.
It’s Spring: the fat birdie whistles. Water-color on special A4 sheet with date and creative signature.
Ship of Light. Oil on synthetic canvas, 50×50 cm.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
Torre di Cetara (SA), Alla Memoria. Olio su tela sintetica, 50×60 cm.
Cetara’s Tower (SA), In Memory. Oil on synthetic canvas, 50×60 cm.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
Tramonto, olio su tavola, 35×50 cm.
Sunset, oil on wood, 35×50 cm.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
Scorcio del mio studio. Foreshortening of my study room.
Salerno. Oil on synthetic canvas, 50×60 cm.
ANCORA DISPONIBILE – guarda e COMPRA
$Cetara (SA). Olio su tela sintetica (in cornice dorata), 50×50 cm. Cetara, olio su tela – guarda e COMPRA
$Lungomare di Salerno visto da un ubriaco di birra alle prime luci dell’alba. Olio su tela di cotone, 20×30 cm. Collezione privata. Venduto come artista di strada.
$Il ponte di ferro di Salerno. Olio su tela di cotone, 20×24 cm. Il ponte di…, olio su tela – guarda e COMPRA
Lì, da qualche parte in Costa d’Amalfi. Olio su tela di cotone, 30×30 cm. Collezione privata. Venduto come artista di strada.
$Salerno dall’alto dei monti, olio su tavola, 50×60 cm. Salerno…, olio su tavola – guarda e COMPRA
$Costa Sud Salerno in un calmo Novembre. Olio su tela di cotone, 18×24 cm. Costa Sud…, olio su tela – guarda e COMPRA
$Il corso di Salerno tra luci e ombre di un pomeriggio di Ottobre, olio su tela di cotone, 50×35 cm. Il Corso…, olio su tela – guarda e COMPRA
$Lo scopone scientifico, olio su tela, 35×50 cm. Lo scopone…, olio su tela – guarda e COMPRA
E’ una scena classica riprodotta alla maniera post-impressionista (Nabi parigino di fine ‘800 che è la mia corrente artistica principale). Ambientata nel tempo epico per l’antica Repubblica Romana delle guerre puniche del IV e III Secolo Avanti Cristo. La Roma Antica sfidava Cartagine per il predominio del Marem Nostrum, il Mediterraneo, con battaglie navali che impiegavano truppe, rostri per lo speronamento in mare, archi, frecce, lance (prima dei giavellotti), gladi, spade, scudi…
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Il pensiero del lavoro (da accodare alle mie meditazioni sociali): Perché un padre deve essere costretto dal sistema a mandare i figli a scuola e poi a mantenerli per anni all’università quando poi, lui sa che rimarranno senza aver imparato un mestiere onesto???
Questo è il dilemma di molti padri di allora quanto di oggi stesso. La scuola pubblica non insegna alcunché che può essere di aiuto ai giovani nel mondo del lavoro. Il sistema scolastico italiano è carente nell’insegnamento di arti e mestieri e, forse, crea solo uomini e donne che parlano, chiacchierano nella lingua italiana e si offendono ripetutamente, come se fosse uno sport tutto italiano parlarsi contro. I laureati di qualsiasi corso universitario usano la dialettica appresa negli anni di studio solo per raggirare e derubare il prossimo e, quando non ne sono più capaci, si apre per loro la strada della depressione e poi del suicidio. Molti, tra virgolette “fortunati”, vedono la carriera politica come unica loro salvezza: infatti, in politica loro possono dare sfoggio di quanto hanno mandato a memoria sui libri di testo, si possono pavoneggiare in TV, possono fare dell’ironia e, quindi, possono rubare indisturbati tutto quello che la cosa pubblica ricava dagli oneri e dalle tasse pagate dai poveri contribuenti d’Italia. Ma solo dei fortunati laureati possono aspirare ad essere dei politici e degli onorevoli; per tutti gli altri non si batte chiodo nemmeno nelle grandi industrie e nelle multinazionali. Questi ultimi, dopo aver raggiunto il trentesimo anno di età, si trovano fuori del mercato del lavoro, ma non per la loro età, ma per la mancanza di istruzione giusta e anche tecnica per poter esser assorbiti in aziende, fabbriche e industrie. Lo dico chiaramente: perché mai un grande imprenditore dovrebbe assumere dei sedicenti laureati italiani quando sa che sarebbero di zavorra allo slancio economico della sua azienda??? Nelle aziende artigianali, nelle fabbriche, nelle industrie di tutti i tipi serve solo personale altamente specializzato e seriamente motivato. I laureati d’Italia fanno solo chiacchiere e nel mondo del fare non troveranno mai posto e se lo troveranno, è solo per far inceppare l’economia come oggi tutti noi stiamo vedendo. Ma tutti questi giovani che studiano non hanno colpa. I veri aguzzini sono quelli che comandano i vari ministeri già a partire dal dopoguerra: perché mai non iniziano a riformare la scuola italiana a partire da quella dell’obbligo e poi l’università??? Cosa aspettano per costruire vicino alle industrie campi scuola che formino giovani operai altamente specializzati e motivati, che quando anche non fossero assunti, almeno dieci di loro insieme potrebbero unirsi per creare qualcosa di utile alla collettività??? A cosa servono tutti questi esami e titoli di studio che il sistema vuole affibbiare a tutti i giovani d’Italia??? Nel Rinascimento abbiamo avuto molti geni anche sconosciuti in tutti i settori dell‘arte del fare, e voglio ricordare tra costoro solo Leonardo da Vinci, i quali non hanno mai studiato in una scuola pubblica, ma seguivano tutti insieme le botteghe di grandi e piccoli maestri che erano disseminate in tutti i ducati e staterelli d’Italia: e oggi tutto il mondo studia e ammira ancora le loro opere.
Il sistema odierno è disfattista; crea solo mostri che chiacchierano con tanti distintivi e nessun vero “mastro” che svolge onestamente il suo lavoro!!!
La fosca crisi economica dell’Occidente induce la casta che governa l’Italia, chiamata ahimè il “Bel Paese”, a prendersela selvaggiamente con le fasce più deboli dei cittadini. Tassare in questo modo chi i soldi se li è guadagnati col sudore della fronte, anziché rubati attraverso raccomandazioni e relazioni clientelari, provoca nella gente comune una sorta di regresso psicologico e una paura a lavorare onestamente. Ad esempio il mondo dell’arte e della cultura ha avuto un arresto nella spinta emotiva a creare le cose belle che, magari, qualcuno con un tipo di cultura elevata potrebbe acquistare e conservare nelle sue dimore. Gli artisti italiani si trovano a dover far fronte all’ostracismo di un esercito di raccomandati “statali” e non solo che hanno accumulato molti soldi senza nessuno sforzo, i quali non avendo nessuna percezione di arte e cultura tendono a ridicolizzare chi intende vivere di arte. Ci sono molti artisti soprattutto nel campo della pittura che lavorano esclusivamente per la passione e la gioia di creare. Sono artisti che hanno investito nella loro passione e ora si trovano senza denari per poter proseguire il loro percorso spirituale e creativo. I soldi e le ricchezze, in Italia, stanno in mano a chi è senza scrupoli, chi è deficiente di cultura, di arte, di passione e chi non conosce proprio cosa sia il merito. Tutti gli artisti e di tutti i settori sono costretti ad elemosinare presso siffatti individui e sono costretti a svendere per quattro soldi le loro opere, create magari con tanto impegno e tante ore di applicazione. Alcuni, non avendo la fortuna di essere accettati e catalogati come veri “artisti” da questa malfamata e corrotta e ignorante società, si trovano a un certo punto del loro percorso spirituale a mendicare e chiedere spiccioli nei principali corsi delle città italiane. Ho visto geni artistici finire in questa situazione, ho visto persone capaci che sono fuggite per non vedere gli altri arroganti e deficienti di cultura gioire delle ricchezze indebite che i loro amici dello “Stato” hanno sottratto alla collettività. L’Italia ha molti mali, ma quelli abominevoli sono la corruzione, l’ignoranza strafottente e la perversione culturale, che come ho già detto altrove si tasta a partire dai banchi di scuola. Il vero artista, che si prodiga nella pittura a olio, in acrilico, a pastelli, nella scultura, nella ceramica e in tante altre bellissime branche artistiche che un tempo nel Rinascimento fecero grande all’estero questo nostro povero Paese, si sente profondamente mortificato. E’ mortificato nello spirito, mortificato nella spinta emotiva di creare, mortificato nel lavoro, mortificato nell’orgoglio, mortificato da esseri senza morale alcuna. Percepisce l’ansia collettiva derivante dai costi esosi per produrre arte e non solo: costi proibitivi per gli strumenti e supporti quali le tele, gli oli e le essenze, i colori, i pennelli, le spatole, le cornici, i forni per le ceramiche, i fitti per le mostre e per le botteghe, ma anche i costi per sostentarsi e vivere durante il giorno. Invece altri senza alcun merito navigano nell’oro: Dirigenti Statali che percepiscono stipendi da capogiro di milioni di euro l‘anno, magari pure preposti al settore Arte e Cultura, che, ignoranti quali sono, tacciano i veri artisti di incompetenza e di scarsezza. Siffatti signori hanno il diritto di giudicare il vero e onesto lavoro in questo modo, quando loro sui banchi di scuola a stento hanno letto una riga di un libro perché sono stati sempre raccomandati e, appartenenti a una casta, messi nei vertici del potere???