Posto di Blocco
Vignette satiriche di
Vincenzo Benincasa, inchiostro nero e pennarelli colorati su foglio A4.
Vincenzo Benincasa‘s Satirical cartoons, black ink & coloured felt-tip pens on A4 sheet.
I fogli devono essere scannerizzati per bene e raccolti in un libro. Sono stati postati con dei tag su Facebook in base agli eventi attinenti. Gli originali sono in vendita sulla Vetrina Virtuale di FB.
SCIENZA BUONGOVERNO e IDEOLOGIA
“L’ideologia – secondo l’enciclopedia Encarta – è un sistema di idee e di valori che costituiscono la base di un movimento politico o religioso.” A nostro avviso una disciplina che si voglia occupare di modo scientifico di politica non può e non deve farsi fuorviare da alcuna ideologia, in quanto la scienza è neutra, non né di destra, né di sinistra.
È attenta solo ai risultati.
Inoltre, partire da un’ideologia significa partire già da una posizione, avere già uno schema in testa o vedere la realtà attraverso una lente deformante, tutti atteggiamenti in contrasto con “il pensiero scientifico”.
Lo scienziato politico, invece, deve essere aperto a qualsiasi verità emerge, non può farsi influenzare da preconcetti o da pregiudizi; deve essere un libero pensatore, sensibile solo ai dati che gli provengono dalla realtà. Deve cercare di dare una soluzione ai problemi che è chiamato a risolvere, solo in base a criteri obiettivi e scientifici e senza lasciarsi condizionare da niente e da nessuno. Cosa impossibile a chi è già schierato politicamente.
Posto di Blocco. Vignetta satirica, inchiostro nero su foglio A4.
Stop’s Place. Satirical cartoon, black ink on A4 sheet.
Tratto dalla pagina 74 del Capitolo XVII, Ministero della DIFESA, della Sintesi e Commento della Scienza del Buon Governo (SBG):
“Negli anni addietro il servizio militare era di Leva, cioè obbligatorio per tutti i giovani nella maggiore età. Una soluzione economica (i soldati venivano pagati con una semplice diaria) abbandonata da quasi tutti gli Stati che ora preferiscono un esercito di mestiere (soldati con stipendi di tutto rispetto), bene addestrato e con equipaggiamenti sofisticati. Ma in Italia, quando girano tanti soldi sappiamo come va a finire: molti giovani non hanno lavoro e si buttano a fare concorsi nelle Forze Armate, in cui se non sei nell’ambiente, nel giro dei favoritismi e delle raccomandazioni, non puoi mai andare avanti. Quando si appaltano gli acquisti e i lavori di manutenzione degli equipaggiamenti, degli edifici e degli strumenti per la difesa (cacciabombardieri, navi, carri armati, armi, ecc.), c’è sempre l’alto ufficiale che ci vuole lucrare sopra e chi ne fa le spese, come abbiamo detto, sono sempre i contribuenti super tartassati. Un buon esercito dovrebbe essere costituito da uomini e donne seri, validi e motivati, non da raccomandati, da ladri e incompetenti che ci mettono alla berlina verso il resto del mondo e in pericolo con quegli Stati che sono una minaccia per la pace internazionale (es. Libia di Gheddafi).”