GLI ARTISTI DA STRADA…
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GLI ARTISTI DA STRADA…
Il concetto di artisti da strada nasce nelle civiltà anglosassoni, dove ancora musicisti con armoniche, chitarre, sassofoni, violini e finanche contrabbassi, dilettano i passanti con cover o pezzi propri chiedendo solo le offerte nel “cappello”. Ebbene, a fianco i musicisti ci sono pure gli artisti di arte figurativa quali pittori e scultori. Spesso stendono un panno per terra vicino strutture quali ringhiere o fioriere per mostrare le proprie opere a turisti e passanti curiosi (come ho fatto proprio io negli ultimi mesi di questa estate). L’arte e la musica fanno un connubio magico che stimola e rallegra la gente in questi momenti proprio tragici per l’umanità. Purtroppo le tradizioni d’oltreoceano non sono ancora metabolizzati in società arcaiche come la nostra. Sia dal punto di vista dei cittadini che vedono l’esibirsi a cappello come qualcosa di zingaresco, insomma come chiedere l’elemosina a sconosciuti, sia dal punto di vista fiscale delle forze dell’ordine, soprattutto dei vigili urbani, secondo cui senza permesso e con amplificatori che disturbano la quiete pubblica è reato da sanzionare. Lo stesso discorso vale per i pittori che mostrano le opere e dipingono en plein air; vengono presi per degli sfigati che non si possono permettere nemmeno le gallerie d’arte e in più se vendono, vengono presi come evasori che non pagano le tesse (non avendo la partita iva). Nei centri metropolitani come Napoli, Salerno, Roma e altre città ricche di turisti quasi per tutto l’anno, la vita degli artisti da strada e della Street Art è proprio difficile se non proibita. Si può fare qualcosa solo nei comuni limitrofi con un’amministrazione e una politica lungimirante verso il turismo e l’intrattenimento offrendo anche sovvenzioni a chi si esibisce e mostra per le strade e le piazze. Certo, dopo i vari problemi su elencati c’è anche il fatto che per strada ancora non si può fare assembramento, men che meno per ascoltare della buona musica, a causa dell’emergenza covid-19 che non vuole volgere al termine. Spero che con il raggiungimento dell’immunità di gregge, anche per la massiccia vaccinazione, si torni alla vita sociale di 3 anni fa, e in Italia si dia importanza agli artisti da strada, a coloro a cui non basta più esibirsi nei teatri e nei pub notturni, ma vogliono avere il contatto diretto col pubblico… anche con un solo cappello!
