Le Barzellette di TOTTI 3 e sui calciatori
LE PIÙ BELLE BARZELLETTE SU TOTTI
E SUI CALCIATORI DI GARGIONE
SULL’AURELIA
Totti un pomeriggio incrocia con l’auto sull’Aurelia un suo amico. Gli suona e cerca di richiamare la sua attenzione, per salutarlo. Ma questo non sente e va via veloce.
Il giorno dopo lo incontra ad una festa di amici, subito gli si avvicina e gli chiede:
– Ti visto ieri pomeriggio con la macchina, ti ho suonato, ma tu niente, ho cercato in tutti i modi de farmi vedere …. Ma tu stavi con la testa nelle nuvole
– Scusami, non ti ho visto. Ma dove è successo?
– Eri sull’Aurelia, con la Volvo, vicino all’uscita per Fiumicino.
– Sì, è possibile,
– Ma dove andavi?
– A trovare mia zia a Civitavecchia
– Ma a quanto annavi? Ti ho chiamato sul cellulare e mi diceva che eri irraggiungibile
INCONTRO CON MARZULLO
Siamo alla trasmissione televisiva notturna “incontri con Marzullo”.
Marzullo chiede a Totti:
– Dica la verità, almeno da ragazzo ha letto qualche libro?
– Si, leggetti Robinson Crosuè
– Lessi – lo corregge Marzullo
– No, era proprio Robinson Crosuè
LA LEZIONE DI GEOGRAFIA
Totti è al Cepu, sta facendo una lezione di geografia.
Il professore lo vede distratto e subito lo chiama:
– Totti, parlami un po’ dell’Arabia.
Francesco si alza in piedi e cerca di rispondere alla domanda. Ma non gli viene niente in mente.
Poi per non fare brutta figura risponde: “L’arabbia è quella che mi viene, quando sono a tu a tu col portiere e tiro fuori per un pelo”
AL SEMAFORO
Totti si ferma a un semaforo perché è rosso. Si avvicina un ragazzino che chiede la carità, girando tra le auto ferme.
– Prego, fare tu la carità,
– Ma che voi?
– Tu dare a me un euro
Totti prende il borsellino e gli dà l’euro
– E che ce fai con un euro?
– Io non capire … io ceceno
– Ma che ci ceni? Con un euro non ti ci compri nemmeno un panino!
IN SMOKING
Totti viene invitato a una serata di gala in un locale molto elegante al centro di Roma. Si presenta tutto elegante, ovviamente in smoking.
All’ingresso lo riconoscono e lo fanno passare.
Dopo un piccolo corridoio, si ritrova davanti a una porta a due ante, automatica, che dà direttamente sulla sala.
Sulla porta c’è un grosso cartello in inglese con su scritto “NO smoking”
Totti si ferma pensieroso e si gratta in testa:
– A li mortaci loro … ora mi tocca tornare a casa a cambiarmi!
IN UNA BOUTIQUE
Ilary e Totti entrano in un elegante boutique al centro di Roma. Ilary ha visto una bella maglietta in vetrina e la vuole comprare.
La commessa le porta la sua taglia e l’accompagna in camerino per provarla. Totti l’aspetta fuori paziente.
Ad un certo punto Hilary esce e dice a Totti:
“Andiamo via”
Totti non capisce perché vuole andare via, ma l’asseconda, deciso a chiederle spiegazioni una volta in strada.
Appena sono lontane dal negozio Totti le chiede:
– Amore, perché non l’hai comprata?
– Mi ingrassava troppo
– Tesoro, mica te la dovevi magnà?
TOTTI NEL W C
Totti esce dal bagno con un viso beato, la moglie lo vede e gli chiede spiegazioni:
– Niente amo’, sono contento perché mi sono fatto una bella cacata …
– Tesoro – lo rimprovera la moglie – che sono queste parolacce, si dice feci.
– Scusami amo’, hai ragione … mi feci una bella cacata
TOTTI E VIERI IN TRASFERTA
Totti e Vieri stanno prendendo l’aereo per una trasferta della nazionale.
Totti è rimasto indietro.
Ad un certo punto Vieri, che è già salito sulla scaletta dell’aereo, gli grida di affrettarsi.
– Presto, Francesco, l’aero decolla!
– De colla? Non ci vengo … io pensavo che fosse di ferro
IL BLACK-OUT
Una sera la città di Roma resta al buio per un black-out.
Il giorno dopo allenamento un compagno di squadra, per fare due chiacchiere chiede a Totti:
– Ah France’ hai visto ieri sera il black-out?
– No, non l’ho visto. Era tutto buio!
TOTTI E BECKAM
Un giorno Totti incontra Beckam all’aeroporto. Saluti e abbracci tra i due.
Poi Beckam gli chiede notizie:
– Tutto bene in famiglia?
– Sì, tutto bene
– E il tuo team, va bene?
– No, io non tengo tim, tengo Vodafone.
TOTTI E I CARABINIERI
Francesco, con la sua Porche sta andando sull’autostrada del sole verso Firenze per andare a trovare un compagno di squadra. Ad un certo punto incontra una pattuglia dei carabinieri. I militi gli fanno segno con la paletta di accostare. Francesco mette la freccia e si ferma nella piazzola di sosta.
Si avvicina il carabiniere e gli fa:
– Prego, patente e libretto.
Poi visto che è tutto regolare, le contesta: “Le è in multa”
– Ma perchè? – obietta il giocatore della Roma.
– Lei tiene il cane sul sedile anteriore, non c’è la retina di divisione.
Totti si arrabbia: «A brigadié, nun vede che è di peluche?
Il carabiniere: “La razza non c’entra”.
TOTTI E LE SIGARETTE
Totti è con un amico dal tabaccaio. Quest’ultimo compra un pacchetto di sigarette. Gliene danno uno con su la scritta: «Il fumo provoca l’impotenza».
Totti , gira il pacchetto tra le mani e, poi, dice all’amico:
– Fattelo cambiare. Fatte dà quello che “`nvecchia `a pelle!” Meglio le rughe, che un male al pisello!
FORMENTERA
Giugno, il campionato è ormai finito e Totti è in vacanza a Formentera.
Lo si vede tutti i giorni fermo, quasi immobile, di fronte a una villa meravigliosa affacciata sul mare cristallino delle Baleari.
Una ragazza che prende il sole sulla spiaggia, verso mezzogiorno, vinta dalla curiosità, gli si avvicina e gli chiede:
– Francesco, è tutto il giorno che ti osservo, che fai lì immobile? Stai male? Forse hai preso troppo sole… Vuoi che ti accompagni in albergo?
– No, grazie – risponde Totti senza muoversi di un centimetro – Il mister mi ha detto: dopo il campionato riposati, va’ a Formentera e fissa una villa per tutto il mese di giugno.
INFANZIA e ADOLESCENZA
Noi non ci siamo limitati soltanto a raccogliere le barzellette su Totti
che si sentivano in giro, abbiamo fatto di più ….
siamo andati a scandagliare nel passato del campione della Roma. Abbiamo scoperto che circolano anche
molte storie sulla sua INFANZIA e sulla sua ADOLESCENZA
Vi riportiamo quelle più carine.
TOTTI DA BAMBINO
Un giorno la maestra preoccupata telefona alla mamma di Totti.
– Signora, vorrei sapere perché suo figlio è venuta a scuola, si è fermato 2 minuti e poi è andato via?
– Non lo so, ma appena arriva, state tranquilla che non la passa liscia.
Dopo circa 10 minuti arriva Totti, appoggia la cartella sul tavolo ed entra in cucina. La madre subito lo aggredisce.
– Francesco, perché sei andato a scuola, sei stato 5 minuti e poi te ne sei andato via?
– Non sono stato io ad andare, è stata la maestra a mandarmi via.
– Non dire bugie, che poi ci parlo io.
– Mamma è la verità, mi ero appena seduto, quando è venuta vicino a me, mi ha dato indietro il mio libro e mi ha detto: “ripassa.”
L’ARIA DEL MATTINO
La maestra a scuola sta interrogando tutti i bambini. Quando arriva Totti gli chiede:- Francesco, mi sai dire perché l’aria del mattino è sempre così fredda?
E Totti: Perché è stata fuori tutta la notte, signora maestra!
LE NOTIZIE DEL NONNO
Un vecchietto un pomeriggio incontra Francesco che sta andando di fretta all’allenamento. Lo ferma e gli chiede notizie di suo nonno che era un suo amico.
– Francesco, dimmi un po’, come sta tuo nonno?
– Non lo so, signore – risponde Francesco scappando via _ Da quando è morto, non l’ho visto più.
UN COMPITO DIFFICILE
Un giorno la maestra dà bambini un compito difficile di geografia che nessuno sa fare. Totti non sa rispondere a nessuna delle domande. Cerca di sbirciare sul foglio del compagno di banco, ma questo ancora non ha scritto neanche una parola.
Ad un certo punto il suo amico si secca e scrive in grande sul foglio:
– Non ne so, nemmeno una!
E Francesco per non essere accusato di aver copiato scrive: “Nemmeno io!”
GLI ABITANTI DI ENNA
Siamo a scuola. La maestra chiede a Francesco:
– France’, come si chiamano gli abitanti di Palermo?
– Palermitani, signora maestra.
– Bravo Francesco. E gli abitanti di Messina?
– Messinesi?
– Bravissimo. Adesso un po’ più difficile, ma se risponde bene, ti metto un bel voto. Come si chiamano gli abitanti di Enna?
Francesco ci pensa un po’ su e poi risponde: “Salvatore, Rosalia, Giovanni, immacolata, Concetta, Carmela, Pasquale …. ecc. “
LA PORTA
Siamo in classe di Totti. È una fredda giornata d’inverno. Francesco è arrivato in ritardo. La maestra lo fulmina con occhiataccia poi le dice:
– Totti, chiudi quella porta, perché fuori fa freddo.
– Perché se la chiudo, signora maestra – obietta Francesco – fuori fa meno freddo?
TOTTI ALLA LAVAGNA
In prima media Francesco viene interrogato dalla maestra di scienze.
– Francesco, dimmi il nome di un rettile
– Una biscia
– Bravo … ora dimmi il nome di un altro rettile
– Un’altra biscia
L’INFORMAZIONE
Francesco è ormai un grosso ragazzone. Spesso se ne va in giro per Roma. Un giorno mentre è fermo vicino alla stazione Termini, un signore gli chiede un’informazione:
– Scusa, sai dirmi dov’è via Marsala?
Francesco, sa che sta nelle vicinanze, ma non sa indicare dove. Cerca di rispondere, fa confusione … ma alla fine deve ammettere che non lo sa.
– Non mi potete _ aggiunge poi – fare una domanda di riserva?
TOTTI RAGAZZO
Un giorno insieme a un amico si introduce nel giardino di un loro compagno per fargli uno scherzo. Il padre di questo ragazzo credendoli due ladri esce con un bastone in mano.
I due ragazzi, svelti si nascondono dietro due cespugli. L’uomo a un certo punto grida:
– Chi è là? Uscite fuori!
Segue il silenzio più assoluto.
Allora l’uomo grida di nuovo: “Chi è là? Uscite fuori!
Il compagno di Totti ha un’intuizione geniale. Imita il verso di un gatto: Miaooo!!!
L’uomo abbassa il bastone. È solo un gatto.
Mentre sta rientrando in casa, sente un altro rumore dietro un altro cespuglio. E Francesco che ha calpestato delle foglie.
L’uomo prende di nuovo il bastone e grida: “Chi è là? Uscite fuori!
Francesco, che purtroppo non sa imitare il miagolio del gatto, risponde:
– Sono il gatto di prima.
IL FORMAGGIO CON LA S
Un giorno la maestra sta interrogando tutti i bambini. Chiede prima ad un bambino il nome di un animale che comincia con la C.
Questo risponde: “Cane, coccodrillo, coyote …”
– Bravo, adesso a Francesco. Mi sai dire il nome di un formaggio che cominciano per “S”?
– Certo, signora maestra … A’Siago…
LE PIÙ BELLE
SUI CALCIATORI
IL FUORICLASSE IRACHENO
Il Napoli compra un nuovo fuoriclasse straniero. È un calciatore che faceva parte della nazionale irachena.
Appena arriva a Napoli, sistema la famiglia in un appartamento e va in ritiro con la squadra per 7 giorni. Poi la domenica gioca, il Napoli sta perdendo 1 a 0, ma negli ultimi 10 minuti il fuoriclasse iracheno segna due gol.
I tifosi sono in delirio, i compagni di squadra e tutto lo staff si congratulano con lui, il presidente gli promette di rinnovarli il contratto per altri tre anni.
Alla fine della partita torna tutto felice a casa.
Appena rientra abbraccia la mamma dalla gioia.
– Mamma, il Napoli stava perdendo 1 a 0, ma io ho segnato due gol e abbiamo vinto!
La madre resta piuttosto freddina e riprende a mettere a posto la biancheria che stava stirando.
– Ma come non sei contenta? Tutti mi adorano, guadagno un sacco di soldi e diventerò un grande calciatore!
– Sì, però – obietta la madre perplessa.
– Sì, però cosa? Che cos’è questo muso lungo?
– Sono contenta per te, ma dove ci hai portato a vivere?
– Ma come, stiamo a Napoli, la città del sole, la città del mare, lo dice pure la canzone.
– Ti racconto cosa è successo questa settimana che sei stato in ritiro.
Io sono stata scippata al mercato mentre facevo la spesa, tuo padre è stato ferito a una gamba perché si è trovato proprio nel momento in cui due bande di camorristi si sparavano, e tuo fratello si è messo a fare il contrabbandiere.
LA MOGLIE DELL’ARBITRO
Dopo il quarto orgasmo, la moglie dell’arbitro è stata espulsa per simulazione.
La Fifa, però, in appello le ha dato ragione: nessuno aveva visto il fallo.
LA VINCITA AL TOTO
A Roma tre gay vincono al Totocalcio. La sera si ritrovano in un bar a festeggiare. Il primo che ha vinto ben € 800.000, al brindisi dice:
– Con questi soldi, mi licenzio e me ne vado in giro per il mondo. Inviterò tutti gli uomini più belli del mondo a venire a letto con me.
Il secondo, che ha vinto solo € 300.000, quando è il suo turno dice:
– Con questi soldi non posso certamente smettere di lavorare, però sicuramente posso trovare un bel maschione con un sesso enorme.
Il terzo, che ha vinto soltanto € 220 brinda così:
– Con questi soldi ci posso fare ben poco, ma mi posso fare l’abbonamento al Lazio così lo prendo in culo tutte le domeniche
ALLO STADIO
Siamo allo stadio a una partita della Roma. C’è il radiocronista di una piccola radio locale che sta trasmettendo la cronaca della partita. Ad un certo punto incazzato nero fa:
– 70.000 spettatori, 22 giocatori, 10 riserve, 2 massaggiatori, un arbitro e due guardalinee …
Dalla radio centrale, il direttore gli chiede: “Ma che stai dicendo?”
E lui ripete:
– 70.000 spettatori, 22 giocatori, 10 riserve, 2 massaggiatori, un arbitro e due guardalinee …
– Ma sei impazzito? A che ti riferisci? Ma di che stai parlando?
E lui ripete:
– 70.000 spettatori, 22 giocatori, 10 riserve, 2 massaggiatori, un arbitro e due guardalinee … sto stronzo di piccione proprio in testa a me doveva cacare!
AL MANICOMIO
Un giorno dicono al direttore che uno degli ospiti del suo istituto è guarito completamente. Fa discorsi sensati e non mostra più segni di squilibrio. Per vedere se è vero, va nella sua cella ad interrogarlo.
– Se io ti do 10 euro, mi compri la squadra della Lazio?
– Eh no, questa volta non mi fate fesso. Con 10 euro non ci compro la Lazio.
– Bravo, e perché? – chiede il direttore tutto contento.
– No, perché io non mi compro schifezze.
MOGGI DALLA MAGA
Alcuni anni fa quando era ancora il tecnico della Juventus, Moggi andò da una maga, a chiedere un re
sponso.
– Non capisco perché la fortuna mi si è rivoltata contro. Quest’anno abbiamo speso un sacco di miliardi, abbiamo comprato il miglior portiere italiano, i più forti difensori del mondo, abbiamo centrocampisti e attaccanti di livello internazionale eppure i risultati non sono stati eccezionali.
– L’altro giorno nel derby col Torino, ci hanno rimontato tre gol e l’arbitro ci ha dato due rigori contro.
Che cosa dicono le stelle?
– La maga consulta a lungo le stelle e poi le chiede:
– Ma lei … aveva per caso dimenticato di pagare l’arbitro?
LA MOTO
Due sampdoriani si incontrano per strada. Uno dei due ha una moto bellissima. L’altro subito gli chiede come ha fatto a comprarsela dato che non aveva un soldo.
– Sai, due settimane fa _ le racconta l’altro – ho conosciuto una bellissima donna in una discoteca. Verso le quattro siamo usciti insieme e lei mi ha portato con la sua moto in un strada isolata, fuori città. Qui si è fermata, si è spogliata e mi ha detto prendi quello che vuoi …
– Bravo! – approva l’amico – hai colto al volo l’occasione, probabilmente i vestiti non ti sarebbero andati bene e poi erano da donna.
IL PORTIERE DELLA NAZIONALE
Zoff, allora portiere della nazionale, una notte sta soggiornando in un lussuoso albergo di montagna. Mentre era a letto, delle grida lo svegliano. Si affaccia alla finestra e vede del fumo denso salire dai piani inferiori. L’albergo sta andando a fuoco.
Appena il tempo di mettersi addosso qualcosa e scende di corsa per le scale, per fortuna ancora non invase dalle fiamme.
Dopo pochi minuti è nel cortile. Delle urla attirano la sua attenzione. Una donna al terzo piano, su un balcone, con un bambino in braccio chiede aiuto. Le fiamme stanno già al suo piano.
La donna urla: “Salvate, almeno il mio bambino”
Zoff gli grida di sotto: “lanciatelo che lo prendo io.
Ma la donna non si fida. Allora per convincerla Zoff gli grida forte:
– Signora, sono Zoff, il portiere della nazionale. Non si preoccupi, non lo mancherò.
Ma la donna è ancora esitante, nonostante le fiamme stiano ormai per lambire il suo balcone.
A questo punto interviene il direttore dell’albergo:
– Coraggio signora, lui è Dino Zoff, il portiere della nazionale, non c’è pericolo. Lanci il bambino, lanci il bambino, prima che sia troppo tardi. Lo lanci.
Dense nuvole di fumo si innalzano verso il cielo, il fuoco si avvicina sempre più. La donna disperata bacia bambino e lo lancia verso Zoff.
Il portiere della nazionale si distende, un tuffo perfetto e lo prende a volo.
Poi lo fa palleggiare due volte a terra e lo rinvia verso il centro del campo.
LA PUZZOLA E LA VOLPE
Un giorno una puzzola e una volpe stanno correndo nel deserto. Ad un certo punto c’è un burrone, ma esse lo vedono quando è troppo tardi, così ci cadono dentro. Rotolando giù, sbattono la testa.
Quando si svegliano hanno entrambe perso la memoria.
La volpe dice: “O che male, non mi ricordo niente … che sono e che faccio qui?”
La puzzola risponde: “Nemmeno io mi ricordo niente, e non so chi sono. però cerchiamo di fare mente locale. Hai il pelo rosso, la coda gonfia, il muso lungo, gli occhi vispi … sicuramente sei una volpe
– Hai ragione, credo che sia proprio così.
– E io? Chi credi che sia?
– Vediamo un po’, cadi spesso … ha il pelo bianco e nero .. sei certamente Filippo Inzaghi!
LA MAGLIETTA
Un uomo entra in un negozio di articoli sportivi chiede: Avete una maglietta della Juventus?
– La vuole da giocatore, da portiere o da arbitro?
UN ARBITRO DA UNA MAGA
Un arbitro di calcio va da una maga per conoscere il suo futuro. La maga si concentra e poi guardando nella sfera incomincia a rivelare:
Nel suo futuro vedo un grande campo di calcio, lei corre, corre prima a destra, poi a sinistra sempre a zig zag … ecco c’è una folla urlante dietro di lei che la insegue …
– Ma ditemi – chiede ansioso l’uomo – ho abbastanza vantaggio?
TRA AMICI
Due amici si incontrano mentre portano a spasso il proprio cane nei giardini pubblici.
Uno dei due fa all’altro:
– Sai, il mio cane tifa per la Sampdoria
L’altro incuriosito gli chiede:
“Ma va, come fai a dirlo?”
– Quanto la Sampdoria pareggia non abbaia per un giorno intero, se poi perde, non mangia per una settimana
– E quando vince?
– Non lo so, lo tengo solo tre anni
FREDDURE
Che cosa fa Ronaldo con il telecomando in mano?
– Fa lo di zopping
Letto su un giornale alcuni anni fa:
“Moratti arrestato per spaccio. Spacciava l’Inter per una squadra di calcio!”
MORATTI E BERLUSCONI
Qualche anno fa, quando l’Inter andava proprio male, i due presidenti si incontrarono al bar.
Subito Moratti ne approfittò per chiedere qualche consiglio a Berlusconi:
– Silvio, tu che hai vinto tutto con il Milan, spiegami come posso far diventare l’Inter una grande squadra?
E Berlusconi: “Mio caro, per vincere ci vogliono i coglioni sotto.”
– I coglioni? – lo interruppe stupito – ma se li ho comprati tutti io!
FORMICHE CONTRO IL RESTO DEL MONDO
Allo stadio una domenica pomeriggio c’è una partita di calcio, trasmessa in Eurovisione, tra le formiche e il resto del mondo, che è formata da tutti gli insetti del mondo.
Purtroppo gli insetti stanno continuando a subire goal, nonostante non siano mancate loro delle buone occasioni. Il risultato, all’inizio del secondo tempo è 6 a 0 a sfavore degli insetti.
Ad un certo punto l’altoparlante annuncia una sostituzione per gli insetti. entra il millepiedi ed esce lo scarafaggio.
Subito la situazione si ribalta a favore degli insetti. Le formiche prendono prima un goal, poi due e infine tre.
In ultimo il millepiedi, facendo 1.000 acrobazie, porta la squadra prima in parità, poi in vantaggio.
La partita finisce 8 a 6. Negli spogliatoi tutti si congratulano con l’allenatore degli insetti.
Ad un certo punto un giornalista gli chiede:
– Scusi, ma se il millepiedi era così bravo, perché non lo ha fatto entrare fin dall’inizio?
– Perché ci è voluto poco più di un’ora per allacciarli tutte le scarpe!
COME FARLI FELICI
Un giorno un amico romanista va a dire a Gragnotto che la Roma fa 80.000 spettatori ogni partita.
Il presidente risponde che non ci crede. .
Per dimostrargli che dice il vero lo invita la domenica successiva a fare un giro sullo stadio con l’elicottero.
E così fece. Insieme ad altri amici la domenica, all’ora in cui gioca a Roma, passano sullo stadio.
Gragnotto resta stupito: lo stadio è quasi pieno.
– È vero – dice il presidente – è tutto pieno. Ce l’avessimo noi `sti tifosi, adesso prendo una banconota di € 100 e ne faccio felice uno.
– È meglio che lanciate due pezzi da 50, così ne fate contenti due – gli consiglia l’amico.
– Ma no, buttane cinque pezzi da 20, così ne fate contenti cinque – suggerisce un altro.
A questo punto si intromette il pilota dell’elicottero:
– Se vi buttate voi, ne fate contenti 80.000!”