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BENINCASA

HOMO STULTUS – IL RICCO STOLTO – ‘O SCEM ARRICCUT

HOMO STULTUS – IL RICCO STOLTO – ‘O SCEM ARRICCUT

“‘A vita ‘e Gesù Crist è stat tutt na parabol”, detto in lingua napoletana (dialetto borbonico del Regno delle Due Sicilie).
All’epoca della Roma Antica Gesù Cristo predicava nella terra di Palestina la parola di Dio. Sotto l’Impero Romano di Tiberio era consentito nelle Province romane di diffondere i credi autoctoni che non erano proprio come quelli Pagani, professati nella Caput Mundi (Roma, capitale del Mondo). Cristo, il Signore figlio di Dio, discendente di Davide, capo della stirpe del popolo d’Israele, parlava per giorni e giorni nelle città, nelle campagne e nei deserti coi suoi seguaci, i suoi discepoli e tutta la gente che lo acclamava. Parlava nell’aramaico antico, lingua non parlata proprio dai dotti del Tempio di Gerusalemme, dai Farisei che discutevano in ebraico. Cristo comunicava il messaggio del Padre Onnipotente attraverso le parabole, che erano dei mezzi espressivi attraverso i quali con immagini, similitudini, paragoni, si spiegava la morale cristiana in modo semplice a tutto il popolo. Il termine latino parabola della I declinazione deriva da quello del greco antico parabolè, che divenne poi nella nostra lingua romanza, nel volgare italiano, parola. Già scrittori latini avevano fatto uso delle similitudini e apologi per veicolare messaggi etici e moralistici ai lettori; ricordiamo così le Fabulae (favole) di Fedro del I Sec. a.C., che attraverso brevi storie di animali si spiegava cosa era giusto e cosa non lo è affatto.
Tutti i 12 discepoli e apostoli di Cristo scrissero il Vangelo, la notizia nuova (buona), che spiegava tutta la vita e la predicazione di Gesù. Solo 4 Vangeli furono scelti dalla Chiesa di allora (S. Marco, S. Luca, S. Matteo, S. Giovanni), nel IV Sec. d.C, chiamati appunto Vangeli Canonici (Nuovo Testamento). Dagli studi si sa che tutti i Vangeli furono scritti nel greco antico e solo quello di San Matteo fu scritto nell’aramaico (mai più trovato). Dal IV Sec. furono tutti tradotti in latino e usati nelle liturgie dalla Chiesa di Roma fino ai nostri giorni.

Riporto una breve parabola di Gesù Cristo di Nazareth tratta dal Vangelo secondo Luca (XII, 16-21), tradotto in latino dal greco antico dai monaci.

HOMO STULTUS – IL RICCO STOLTO – ‘O SCEM ARRICCUT

Dixit autem similitudinem ad illos dicens: “Hominis cuiusdam uberes fructus ager attulit; et cogitabat intra se dicens: “Quid faciam, quia non habeo quo congregem fructus meos?” Et dicit: “Hoc faciam: destruam horrea mea, et maiora faciam; et illuc congregabo omnia, quae nata sunt mihi, et bona mea, et dicam animae meae: Anima, habes multa bona posita in annos plurimos: requiesce, comede, bibe, epulare”. Dixit tamen illi DEUS: “Stulte, hac nocte animam tuam repetunt a te: quae autem parasti, cuius erunt?” Sic est qui sibi thesaurizat, et non est in Deum dives”.

Gesù disse poi una parabola: “La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?” E Disse: “Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni per molti anni, riposati, mangia, bevi e datti alla gioia.” Ma DIO gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?” Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a DIO.”

La parabola in questione ci insegna che, oltre che inutile, ma anche peccaminoso, è lavorare tutta la vita per arricchirsi e goderne a sbafo per il resto degli anni. Le ricchezze devono essere usate per opere di bene, quali beneficenze, donazioni, per chi è più debole, più povero e ne ha bisogno. E’ inutile tenersi tutto per sé, perché la morte è sempre dietro l’angolo e le ricchezze non possono essere portate nell’Aldilà.
La parabola può essere estesa in forma molto grave verso i politici, quegli uomini bramosi di soldi e potere, che scalano le vette solo per accaparrarsi più danaro possibile alle spalle di tutto il popolo.

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ARTISTA VINCENZO BENINCASA VB...

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